In questo articolo riportiamo gli ultimi spostamenti del MOSTRILLO NICOLA prima della sua sparizione. Chi avesse notizie è pregato di recarsi presso le autorità cittadine.
Era il sabato pomeriggio di un tiepido gennaio quando il giovine MOSTRILLO NICOLA, stufo di stare in quarantena, decise di recarsi in città e di fuggire dalle restrizioni impostegli.
Guardando il sole e il limpido cielo fuori dalla finestra della sua “cella”,decise di ribellarsi e di evadere dalla sua ingiusta prigionia.
Prese la decisione di evadere dai domiciliari impostigli dal terribile trio BASSETTI (il coerente),TOTI(l’inquisitore)e il più temibile di tutti iL BUCCI (detto L’ALTISSIMO) , indiscusso sovrano della città.
Il giovine MOSTRILLO che in seguito venne soprannominato U BALILLA , se pur pauroso fuggi e si recò in città.
Il viaggio fu breve perché da portoghese senza pagare l’ingente tariffa per il trasporto e senza la magica pozione approfitto’ della DILIGENZA cittadina.
Dopo essersi addentrato nella terribile TERRA DI NESSUNO ( i vicoli cittadini) giunse difronte alla meravigliosa cattedrale di SAN LORENZO.
Meravigliato da tanto fasto e bellezza decise di mettersi in posa e con l’aiuto di un passante venne immortalato in numerosi scatti.
Eccellenti gli scatti a ridosso delle antiche metope, immancabili quelli con gli imponenti leoni stilofori posti a vigilare la cattedrale nel 1840 da CARLO RUBATTO.
Purtroppo il nostro impavido MOSTRILLO venne bloccato all’ingresso dell’imponente monumento , dagli ALABARDIERI posti lì DALL’ALTISSIMO a vigilare.
Egli fu bloccato, gli venne impedito di accede nel sacro edificio ,perché sprovvisto di GREENPASS.
Dopo breve colluttazione con gli ALABARDIERI il nostro temerario MOSTRILLO si rassegno e si diresse verso il cuore cittadino.
Li si imbatte’ nel maestoso trono posto d’innanzi al palazzo del potere.
L’imponente opera venne realizzata nel 21 esimo secolo da GAETANO PESCE, qui il nostro amico MOSTRILLO fece una breve sosta e si rifocillo’, prima di riprendere il cammino verso il cuore pulsante dell’antica città (piazza De Ferrari)
(“Sempre avanti e poi a sinistra” così gli indicò un passante.)
Fu così che NICOLA il MOSTRILLO si ritrovò nell’AGORA’ cittadina, lì restò immobile per un tempo indefinito, folgorato,rapito dai giochi d’acqua delle fontane e dagli imponenti edifici.
Anche in questa sede si fece immortalare con numerosi scatti.
Proprio mentre si faceva fotografare vicino agli zampilli, notò alle sue spalle ,delle grandi colonne bianche realizzate con marmo di Carrara.
Come ULISSE venne attirato dal canto delle sirene, il nostro MOSTRILLO venne attirato dallo scintillare delle bianche colonne verso il misterioso edificio .
Lì ad attenderlo trovò lui,il più grande,il genio indiscusso del violino, NICOLÒ PAGANINI.
Il giovine MOSTRILLO non pote’ che cogliere l’occasione e con il noto violinista si fecero alcuni selfie che poi passarono alla storia…
Purtroppo nel famoso teatro (CARLO FELICE) si persero le tracce del nostro amico MOSTRILLO. gli amici e i parenti lo cercarono in tutta la città ma nessuno ne seppe più niente. Saranno stati forse gli ALABARDIERI?
Nicolaus dell’ordine dei templari di Busalla